La planarità è lo stato di una superficie piana che non presenta irregolarità, sia convesse che concave. La planarità è indipendente dalla pendenza e dall’orizzontalità. Il grado di planarità di una pavimentazione deve essere definito contrattualmente, anche ai fini della scelta del metodo costruttivo. Il valore che, da normativa UNI 11146, viene richiesto ad una pavimentazione in calcestruzzo é pari a +/- 4 millimetri su 1 metro, +/-5 millimetri su 2 metri e +/-6 millimetri su 3 metri.
Per tolleranze più restrittive, come ad esempio per le corsie superflat delle logistiche, non esiste un riferimento UNI ma si riconduce alla normativa DIN18202 (la quale tuttavia non avrebbe alcun valore legale sul mercato italiano).
In alternativa é possibile stabilire contrattualmente delle tolleranze diverse da quelle riportate, purché esse siano effettivamente realizzabili e vengano accettate dall'impresa appaltatrice.
La misurazione della planarità dovrà essere effettuata madiante rilevazioni a campione con staggia di lunghezza pari alla misurazione richiesta (1, 2 o 3 metri). Agli estremi del regolo dovranno essere applicati degli spessori/tasselli aventi base 50x50 mm ed altezza pari alla tolleranza prevista. Un terzo tassello, di pari dimensioni, verrà utilizzato quale unità di misura della tolleranza prevista.
Esistono in commercio specifici strumenti computerizzati per "mappare" la planarità di un pavimento, i quali tuttavia sono ad appannaggio di pochi professionisti a causa del costo particolarmente elevato.
Le misurazioni a campione dovranno essere effettuate ad almeno 50 cm di distanza da pozzetti, soglie, pilastri, giunti e da ogni spiccato in elevazione; questo a causa della naturale tendenza del calcestruzzo ad imbarcarsi in prossimità degli stessi.
La misurazione della planarità deve tassativamente essere effettuata entro e non oltre 72 ore dal termine dei getti del pavimento, onde evitare che la perdita di acqua (di cui il calcestruzzo é ricco) infici negativamente sulle rilevazioni a causa dell'effetto Curling. Controlli di planarità eseguite a settimane, se non mesi di distanza dai getti, sono del tutto prive di significato e, generalmente, puramente pretestuose.
Per essere accettata, sulla pavimentazione si devono presentare due condizioni:
• almeno il 90% delle misurazioni preventivamente concordate deve essere conforme ai valori di riferimento.
• il 10% delle misurazioni preventivamente concordate non può comunque superare il valore di riferimento aumentato del 25% in ogni singola rilevazione.
Qualora siano necessari interventi di ripristino della planarità, é possibile intervenire localmente con sistemi che dovranno essere concordati singolarmente con la D.L.
Tuttavia, é bene evidenziare che ogni intervento porterà sicuramente a difformità estetiche, le quali non possono essere considerate discriminanti per la buona riuscita dell'opera.
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