Ogni anno centinaia di migliaia di metri quadri di pavimentazioni esterne vengono rovinate dai sali disgelanti.
Questo accade perché, pur sapendo che il sale rovina il calcestruzzo e corrode i ferri d’armatura, viene largamente utilizzato come soluzione economica per la prevenzione contro la formazione di lastre di ghiaccio e conseguente pericolo di scivolamento.
Molte aziende e professionisti sostengono che il cloruro di calcio, a differenza del più comune cloruro di sodio, non è aggressivo e non risulta corrosivo.
Falso! Occorre sfatare questo “mito”, in quanto il cloruro di calcio è corrosivo sia nei confronti dei ferri, sia con il calcestruzzo! La differenza tra il cloruro di calcio ed il più comune sale da cucina, ovvero il cloruro di sodio, consiste solamente nella tipologia dell’azione aggressiva.
Il cloruro di sodio innesca rapidamente una reazione alcali-aggregati (il pop-out di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente), se vi è presenza di aggregati reattivi.
Il cloruro di calcio corrode la pasta di cemento che circonda e “lega” gli aggregati, penetrando dalle porosità superficiali ed intaccando la calce Ca(OH)2 creando ossicloruro di calcio idrato secondo la reazione 3CaCl2 + Ca(OH)2 + H2O → 3CaO·CaCl2·15H2O
I casi possibili sono generalmente due:
- il pavimento non è stato rovinato dal sale ma dall’azione dei cicli di gelo e disgelo di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente.
- Il sale è stato trasportato e depositato dai veicoli in transito sul pavimento e provenienti dalle strade pubbliche, le quali sono ovviamente cosparse di sale. Se tale ipotesi può sembrarvi insensata in quanto la contaminazione da sali provenienti dalle strade esterne può sembrarvi irrisoria, sappiate che in caso di pioggia un'automobile può trasportare sino a 7 (sette!) chilogrammi di acqua. Immaginate quindi quanta 'acqua salata' potrebbe essere depositata su un piazzale di calcestruzzo che viene trafficato costantemente da autoarticolati.
Ovviamente si, anche se non in modo assoluto.
Se il pavimento deve ancora essere realizzato è possibile progettare un pavimento composto da calcestruzzo compatibile con un contatto occasionale con i sali, utilizzando mix-design atti a conferire impermeabilità al manufatto.
Se il pavimento è già stato realizzato e non è ancora stato contaminato dai sali, è possibile trattarlo superficialmente con prodotti appositi per la protezione, i quali devono avere funzione consolidante e, per quanto possibile, di saturazione delle porosità superficiali tipiche del cls.
È comunque sempre preferibile evitare lo spargimento di sale e rimuovere meccanicamente, per quanto possibile, la neve.
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