Negli ultimi anni, si sente sempre più spesso parlare di trattamenti a base di silicati di litio per pavimenti industriali in calcestruzzo. In realtà, i silicati di litio (o di sodio) vengono utilizzati negli Stati Uniti da almeno 50 anni per promuovere con successo il miglioramento delle doti tecniche ed estetiche del calcestruzzo.
In Europa, ed in particolar modo in Italia, l'utilizzo dei silicati di litio é inspiegabilmente avvenuto solo recentemente.
In breve, possiamo affermare che i trattamenti per pavimenti industriali a base di silicati di litio sono oggi il miglior compromesso tecnico/economico per una pavimentazione moderna, in quanto, a fronte di un costo accessibile offrono:
• Drastico aumento delle resistenza all'usura, al graffio ed alla punzonatura del pavimento.
• Eliminazione totale e permanente della polverosità (effetto antipolvere) tipica dei pavimenti in cemento.
• Diminuzione del assorbimento di liquidi ed oli.
• Diminuzione delle tracce nere degli pneumatici.
• Maggiore facilità di pulizia.
• Miglioramento della lucentezza del pavimento.
• Si limita o si elimina il problema della reazione alcali-aggregati (pop-out).
• Maggiore resistenza al gelo ed ai sali disgelanti.
• Possibilità di integrare il trattamento a base di silicati con levigatura e/o coloranti, per creare pavimentazioni di elevato pregio architettonico.
• Non temono umidità.
• Accrescono le resistenze chimiche del pavimento.
Tutti questi vantaggi, con una manutenzione ordinaria che consiste in lavaggi con appositi detergenti, sono da considerarsi duraturi quanto il pavimento stesso.
I silicati di litio per pavimenti non formano una pellicola superficiale, quindi non possono esfoliarsi, graffiarsi o rimuoversi in alcun modo.
I silicati di litio per pavimenti si presentano come un liquido incolore, inodore e con bassa viscosità; applicati sulla superficie del pavimento penetrano nelle capillarità, reagendo con l idrossido di calcio libero (un sottoprodotto dell'idratazione del calcestruzzo) formando cristalli di silicato di calcio i quali si depositano permenentemente nelle cavità dello strato corticale del calcestruzzo. Questi cristalli, dotati di notevole durezza valutata su scala Mohs, induriscono e densificano permanentemente il calcestruzzo.
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